L’ortodonzia studia le diverse anomalie dello scheletro facciale ( mascella e mandibola ) e del posizionamento dei denti. Queste alterazioni possono provocare danni all’estetica del volto ed alle funzioni respiratorie, masticatorie e fonatorie.
L’ortodonzia ha lo scopo di prevenire od eliminare tali anomalie, riportando gli organi della masticazione nella posizione più corretta possibile.La pratica ortodontica consiste sostanzialmente in due tipi di terapie, che molto spesso sono consequenziali.
1) terapia ortopedica intercettiva: correzione delle alterazioni scheletriche di origine genetico ereditario o funzionali, con lo scopo di migliorare i rapporti tra l’osso mascellare superiore e la mandibola, in età compresa da zero a 12 anni circa.
2) terapia ortodontica: una volta completato lo sviluppo scheletrico l’ortodonzista interviene sui denti correggendone la posizione in caso di affollamento, disallineamento ( denti storti ) od eccessivi spazi tra un dente e l’altro ( diastemi ). La finalità è quella di avere una masticazione corretta ed un’estetica migliore.
Sia nell’adulto che nel ragazzo è possibile utilizzare una tecnica praticamente invisibile ( Invisalign ) che consenta una vita di relazione normale. E’ addirittura possibile verificare in anticipo il risultato che si otterrà.
La presenza dell’osteopata garantisce, durante lo spostamento dei denti, il mantenimento di un corretto equilibrio neuromotorio.