L’igiene dentale è vista solitamente come un’attività periodica di manutenzione di denti e bocca.
In questo approfondimento vi spieghiamo perchè nel nostro studio è qualcosa di molto più importante e complesso.
Il trattamento proposto ai nostri pazienti segue un protocollo preciso, che comprende un numero di fasi superiore rispetto a quelle praticate in molti altri studi ed è un programma completo, volto non solo alla manutenzione ma anche all’informazione ed all’educazione del paziente. La seduta comprende le seguenti attività:
- il paziente sciacqua la bocca con clorexidina per abbassare la carica batterica
- l’igienista valuta il cavo orale per l’intercettazione di eventuali patologie a carico dei tessuti molli del cavo orale
- l’igienista esegue poi un controllo extraorale: verifica di labbra, eventuali alterazioni dei linfonodi, muscolatura esterna, articolazione temporomandibolare, tiroide, muscolatura, articolazione cingolo scapolare( collo )
- l’igienista applica l’eritrosina in blu, un colorante che rivela in blu la placca “ vecchia “ ed in rosso la placca più recente
- grazie alla telecamera intraorale il paziente vede la sua bocca colorata ed insieme all’igienista si valutano le zone critiche
- l’igienista mostra quindi al paziente il corretto utilizzo dello spazzolino ed il paziente prova a spazzolarsi i denti nella maniera corretta
- l’igienista intervista il paziente in merito alle sue abitudini e stili di vita, al fine di suggerirgli il modo più efficace di eseguire la manutenzione del cavo orale
- l’igienista esegue poi l’ablazione in 6 fasi: ultrasuoni, passaggio a mano con scaler, ripasso ultrasuoni, air flow, lucidatura ed infine applicazione di fluoro in gel
Nel caso di pazienti con uno o più impianti dentali l’igienista esegue una procedura specifica:
- esegue l’ablazione ad ultrasuoni con apparecchio dotato di punta in PECK ( plastica ) che non graffia e riduce la vibrazione
- applica l’airflow con un aminoacido speciale chiamato glicina; in tal modo la procedura viene svolta anche sotto gengiva senza ferire le mucose
- rimuove la placca sotto gengiva con courette in titanio o teflon, materiali predisposti appositamente per utilizzo in caso di impianti.
Igiene per bambino- Prevenzione primaria
- Test salivari in età pediatrica ed adolescenziale. Questi test servono per verificare qualità e quantità della carica batterica e valutare il rischio di carie, impostando di conseguenza il metodo di prevenzione più efficace
- Sigillatura dei solchi: in età adolescenziale questa procedura serve per prevenire la carie sui molari nella parte superiore ( occlusale )
Cura della malattia parodontale- ( comunemente chiamata piorrea)
La malattia parodontale è diagnosticata radiograficamente con panoramica, status radiografico e sondaggio.
Il trattamento, una tecnica non chirurgica eseguita con l’ausilio del laser, prevede le seguenti fasi:
- Scaling root planing, cioè levigatura delle radici dal tartaro
- Trattamento ad ultrasuoni con punte parodontali
- Trattamento con scaler ( strumento manuale ) nella tasca parodontale per rimuovere il tartaro dalla superficie radicolare
- Applicazione laser: il manipolo che emette il fascio di luce viene passato per 3 volte sullo stesso dente per detossificare e sterilizzare la tasca gengivale; questa procedura uccide i batteri anaerobi e ricrea l’attacco epiteliale ( riattacco della gengiva ). Rispetto ad altre procedure per la cura della malattia parodontale, quella con il laser è meno dolorosa per il paziente nel periodo che segue il trattamento